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acufeni come curarli

ACUFENI 1.0: COME CURARLI?

ACUFENI: COME CURARLI?

Gli acufeni o tinniti sono un disturbo uditivo collegato alla percezione di suoni acuti continui o intermittenti nelle orecchie, in assenza di fonti sonore esterne.

Ne esistono due tipi di acufeni:

  • Acufeni soggettivi: sono acufeni percepibili soltanto dal paziente. È il tipo più comune di acufene e può essere causato da problemi all’orecchio esterno, medio o interno. Inoltre può essere causato da problemi ai nervi uditivi o ad altre parti del cervello che interpretano i segnali nervosi del suono.
  • Acufeni oggettivi: sono acufeni percepibili anche dal medico quando esegue la visita. Questa tipologia rara di acufeni potrebbe essere causata da problemi ai vasi sanguigni (pressione alta), da un problema all’orecchio medio o dalle contrazioni dei muscoli.

Sintomi degli acufeni:

Il tinnito provoca la sensazione di sentire dei suoni anche se questi risultano assenti. I sintomi dell’acufene comprendono:

  • Fischio
  • Ronzio
  • Sibilo
  • Rombi
  • Schiocchi

Il suono percepito può: essere continuativo o intermittente, variare di tonalità, colpire entrambe le orecchie.

acufeni e fischi

acufeni e fischi

SINTOMI E CAUSE DELL’ACUFENE

Chi soffre di acufene a volte è colpito da altri sintomi come il mal di testa, l’irritabilità, mal d’orecchio fino ad arrivare all’insonnia e alla difficoltà a dormire.

Una causa comune dell’acufene è il danno alle cellule dell’orecchio interno dovuto all’esposizione prolungata a suoni molto forti. Sono particolarmente a rischio persone che lavorano in ambienti rumorosi in cui sono esposti per ore a rumori molto forti, come carpentieri, piloti, musicisti rock. L’acufene non sempre è curabile.

Alcuni fattori che possono aumentare il rischio di acufene sono:

-Problemi di udito dovuti all’età: con l’avanzare dell’età (di solito dai 60 anni in poi) diminuisce il numero di fibre nervose funzionanti nelle tue orecchie, comportando problemi di udito.

-Problemi cardiovascolari: le condizioni mediche che influenzano il flusso sanguigno, come l’alta pressione, possono aumentare il rischio di acufene.

-Accumulo di cerume o processi infiammatori acuti e cronici dell’orecchio medio e interno. Si creano potenzialmente l’irritazione del timpano e una diminuzione dell’udito che può causare l’acufene.

-Disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, ossia quella posta su ciascun lato della testa davanti alle orecchie.

acufeni e tinniti

acufeni e tinniti

ACUFENI: COME CURARLI CON IL CORRETTO STILE DI VITA

Ecco alcuni suggerimenti pratici in caso di acufeni:

-Evitare, quanto possibile, fonti sonore ad elevata intensità (volume alto di musica e tv, rumori esterni come martelli pneumatici, colpi di pistola ecc.).

-Coprire il ronzio percepito: in un ambiente tranquillo, l’accensione di uno stereo a volume basso o di un ventilatore può coprire il fastidioso ronzio alle orecchie. Il paziente, dunque, tende a spostare l’attenzione dall’acufene ad altri rumori di sottofondo.

Oltre a ridurre le possibili fonti di chiasso, ci sono delle soluzioni che contemplano la creazione di una musica di sottofondo per coprire gli acufeni. Sono dei mascheratori o generatori di rumore che fungono da inibitori dell’acufene. In pratica riproducono un suono coprente.

E che non dà fastidio alla persona che soffre di questo disturbo, in modo da alleviare la sua condizione. Questo è uno dei rimedi naturali per acufeni più utilizzati: generare un rumore bianco aiuta a neutralizzare il chiasso circostante e a rilassare l’acufene.

Esistono tante app e migliaia di video YouTube per ascoltare il rumore bianco (ma anche rosa o marrone, come lo scroscio del mare o la pioggia nel bosco). Consigliamo di chiedere al proprio medico quale possa essere la soluzione migliore per la propria condizione.

-Seguire corsi di meditazione e rilassamento, come yoga e pilates: lo stress, infatti, si ripercuote negativamente sull’acufene.

-Riposare: di notte è consigliato dormire appoggiando la testa su un paio di cuscini. In alternativa, sollevare il materassoin corrispondenza del punto in cui si appoggia la testa. Queste semplici strategie possono costituire rimedi piuttosto efficaci nel ridurre il ronzio alle orecchie.

  • Utilizzare tappi per le orecchie: questo rimedio è efficace solo per alcuni pazienti affetti da acufene.
  • Alcuni pazienti colpiti da acufene trovano sollievo mediante terapie alternative: agopuntura, terapia cranio sacrale, ipnosi.
rilassamento e acufeni
QUALI COMPORTAMENTI EVITARE IN CASO DI ACUFENI

Assumere alcolici: l’alcol  favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni, dunque nei capillari dell’orecchio interno giunge più sangue.

Assumere troppi farmaci diuretici dell’ansa, FANS e saliciliati: la somministrazione di questi principi attivi può favorire gli acufeni.

Frequentare ambienti affollati e caotici (es. discoteche)

Utilizzare gli auricolari con musica al alto volume

Assumere latte e derivati immediatamente dopo la somministrazione di antibiotici come le  tetracicline: i latticini possono inattivare il farmaco. N.B. Gli antibiotici vengono somministrati solo ai pazienti affetti da acufene dipendente da infezioni batteriche.

farmaci ed acufeni
ACUFENI E STRESS: una correlazione da non sottovalutare

Quando siamo sottoposti a forte stress si osserva un aumento nell’organismo dei livelli di un amminoacido, l’acido glutammico, il quale ha anche un ruolo centrale nei meccanismi che consentono di sentire i rumori. Se i livelli aumentano si riscontra un deficit del normale funzionamento.

Ovvero lo stress può causare un aumento degli episodi di acufeni, che a loro volta rendono difficile svolgere le attività quotidiane, come studiare, conversare e soprattutto rilassarsi a causa di un costante ronzio nelle orecchie.

Tutto questo cosa comporta?

Un aumento del grado di stress, che può sfociare in umore depresso, a causa di un’impossibilità nello svolgere le normali attività. Questo stato per altro sembra incrementare l’intensità degli acufeni stessi.

Di fatto si instaura un circolo vizioso che può portare ad un progressivo peggioramento della problematica.

acufeni e stress

ACUFENI E CONSIGLI ALIMENTARI

Innanzitutto bisognerebbe eliminare dall’alimentazione abituale cibi ricchi di sale e di grassi saturi, alimenti dei fast-food o i preparati in scatola perché aumentano la pressione e riducono il flusso sanguigno all’interno dei vasi.
Tenere basso l’apporto di sale migliora circolazione del sangue, con la conseguente riduzione del ronzio.
Per chi soffre di acufeni è bene che eviti cibi contenenti Salicilati e Monoglutammato di Sodio come i salumi, le salsicce e i wurstel, insieme a quegli alimenti che stimolano la liberazione di istamina come il tonno e il salmone. Sconsigliati sono anche le conserve in aceto (Sottoaceto).
Inoltre evitare la cucina cinese, non per la qualità dei prodotti in sé che può essere buona, ma per la modalità di preparazione. Nelle pratiche culinarie cinesi il sale viene sostituito con il monoglutammato di sodio che, come abbiamo detto, è bene eliminare dalla nostra alimentazione.
Infine dimenticate i dolcificanti (aspartame e glutammato), in quanto hanno gli stessi effetti del prima citato monoglutammato.

Per alleviare i fastidi dell’acufene bisogna prediligere un’alimentazione iposodica e bere molta acqua durante il giorno ( più di due litri). Riso e pasta vanno bene, purché cucinati in acqua non salata.

Mangiare sempre la frutta di stagione e la verdura fresca, esclusi carote, carciofi, sedano, spinaci, finocchi e asparagi.
Molto indicate sono anche le carni magre e il pesce ricco in Omega-3 come il merluzzo, il pesce azzurro, meglio ancora il pesce d’acqua dolce.
E’ inoltre molto importante consumare cibi che contengano le vitamine B1, B6, B9 e B12: tutte, a vari livelli, aiutano a limitare il fastidio dell’acufene. ( Vitamineproteine ).

Se la vostra alimentazione è povera di queste vitamine potete ricorrere, senza alcun indugio, utilizzare degli integratori che le contengono.

Alimentazione e acufeni
ACUFENI: CONSIGLI FITOTERAPICI DEL NATUROPATA 1.1

Un rimedio naturale per combattere gli acufeni è l’assunzione della pianta del GINGKO BILOBA che ha proprietà anticoagulanti e antinfiammatorie.

Il Ginkgo biloba per la salute dell’udito

Se i benefici del Ginkgo biloba sulle funzioni cognitive, in particolare negli anziani, sono ormai ampiamente riconosciuti, sembra che sia efficace anche per la salute dell’udito.

L’estratto di Ginkgo biloba è infatti ricco di polifenoli, di numerosi flavonoidi antiossidanti (derivati da catechine, procianidine, ecc.), nonché di lattoni terpenici (ginkgolidi A, B e C; bilobalidi) con proprietà anticoagulanti (3).

Tutti i principi attivi del Ginkgo biloba fluidificano il sangue, proteggono la parete dei vasi sanguigni e aumentano il tono delle vene (effetto venotonico). Pertanto, l’estratto di Ginkgo biloba contribuisce alla normale microcircolazione sanguigna, che è associata alle prestazioni e alla reattività del cervello, nonché alla salute uditiva e oculare (4-5) attraverso una buona irrigazione di questi organi fragili.

Il ginkgo e i suoi benefici contro gli acufeni

Usato tradizionalmente per trattare gli acufeni, il Ginkgo biloba è stato oggetto di numerosi studi per verificarne l’efficacia nel trattamento di questi disturbi uditivi.

Ginkgo biloba, acufeni, orecchio interno e microcircolazione

Sebbene i meccanismi d’azione del Ginkgo biloba contro gli acufeni non siano ancora ben noti, si presume che la sua efficacia sia dovuta ai benefici che esercita sulla microcircolazione sanguigna.

Essendo ricco di flavonoidi e polifenoli, ma soprattutto di lattoni terpenici, favorirebbe l’afflusso di sangue all’orecchio interno e lo proteggerebbe dallo stress ossidativo. In questo modo, l’orecchio interno subirebbe meno danni, in particolare quelli legati all’invecchiamento, il che preserverebbe la durata della vita delle sue cellule (6-7).

Tuttavia, questi benefici sono ancora oggetto di discussione nella comunità scientifica: alcune meta-analisi concludono sostenendo la mancanza di prove dell’efficacia del Ginkgo biloba nel trattamento degli acufeni, mentre altre affermano che l’estratto di foglie dell’“albero dei quaranta scudi” sia un trattamento efficace (8-9).

Da parte sua, peraltro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce come “clinicamente provato” l’uso degli estratti di foglie di ginkgo nel “trattamento sintomatico dei deficit cerebrali da lievi a moderati legati alla demenza senile: perdita di memoria, disturbi della concentrazione, depressione, vertigini, acufeni o mal di testa senza altra causa nota che l’invecchiamento”.

Ginkgo biloba e acufeni: posologia

Gli studi che hanno dimostrato i benefici del Ginkgo biloba sugli acufeni suggeriscono un dosaggio da 120 mg a 160 mg al giorno di un estratto standardizzato al 24% o 25% di glucoflavonoidi e al 6% di lattoni terpenici, per almeno 6 settimane.

Si consiglia l’uso di Ginkgo in estratto secco al dosaggio di 300 mg per due volte al dì dopo i pasti.

ACUFENI: CONSIGLI FITOTERAPICI DEL NATUROPATA 1.2

Un altro rimedio naturale, oltre al Ginko biloba, per gli acufeni è la pianta del SORBO DOMESTICO che è considerato un grande regolatore della circolazione venosa in grado di ridurre i fenomeni congestizi.

Si utilizza per tonificare le pareti venose in caso di insufficienza venosa: flebiti, varici e stasi venose.

È indicato anche nei disturbi circolatori della menopausa e nelle cefalee.

Il sorbo macerato glicerico è utilizzato in gemmoterapia negli acufeni da sclerosi e invecchiamento del timpano. Negli acufeni di origine infettiva dovuti a Infezioni recidivanti dell’orecchio e del faringe. Negli spasmi muscolari accompagnato da vertigini. Uso: da 30 a 50 gocce, 2 o 3 volte al dì, da assumere con abbondante acqua oligominerale.

CURE NATURALI DEGLI ACUFENI con l’Oligoterapia, la Medicina Tradizionale cinese e l’omeopatia

Mn e Co (Manganese e cobalto)  Il Mn Co sono gli oligoelementi della terza diatesi distonica, migliora la circolazione del sangue e dei piccoli vasi vestibolari. Utile nei disturbi dei rumori dell’orecchio da sclerosi del timpano e da insufficiente circolazione sanguigna, utile associazione con Gigko bilobaUso: una fiala sublinguale 1 o 2 volte al dì.

Actea racemosa 9 CH granuli (Cimicifuga racemosa). È il rimedio omeopatico che risulta più efficace in linea di massima per quanto concerne la cura degli acufeni. In particolar modo, si collega bene a sbalzi uditivi legati alla menopausa e a problematiche ormonali. Uso:  granuli sublinguali 3 volte al dì.

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) gli acufeni sono causati da ristagno del Qi del Rene che non salendo verso la testa non nutre l’orecchio; inoltre ci può essere un eccesso di yang di Fegato.

Le orecchie servono per ascoltare gli altri, ciò che sta al di fuori. Il messaggio che cogliamo, spesso doloroso, ha come scopo quello di indurci a cambiare, per favorire la nostra evoluzione.

In MTC orecchie e reni sono collegati: il rene ha il compito di filtrare ciò che serve (elementi nutritivi) da ciò che non serve (scorie); l’orecchio ha il compito di far entrare ciò che non vogliamo sentire, perché doloroso, per cambiare la nostra indole, il nostro modo di porci di fronte agli eventi. Solo così, mettendoci in discussione e capendo che ciò che ci capita non è un caso, saremo pronti ad un cambiamento.

Gli ACUFENI sono suoni che il nostro corpo produce, per non sentire il messaggio portato dall’esterno. Noi abbiamo il compito di fare nostro questo messaggio per poter cambiare!

sorbo e acufeni

CURE NATURALI DEGLI ACUFENI CON I FIORI DI BACH

Agrimony (per i sintomi fastidiosi, considerati un tormento).

Cerato (per la simbolica incapacità di ascoltare la propria voce interiore).

Chestut Bud (per richiamare l’attenzione sulle proprie esigenze interiori).

Sclerantus (rimedio della indecisione tra due cose, dell’instabilità e del barcollamento, acufeni con vertigini).

Star of Bethlehem (acufene che insorge in seguito a trauma fisico o psichico con coinvolgimento emozionale).

Uso: 4 gocce sublinguali 4 volte al dì.

FIORI DI BACH E ACUFENI
AROMATERAPIA PER MIGLIORARE GLI ACUFENI

Proprio così: l’aromaterapia può essere d’aiuto per ridurre gli acufeni. Esistono delle essenze che hanno un effetto benefico su ronzii e rumori di fondo. Ad esempio è possibile utilizzare ​​l’elicriso come balsamo per massaggiare intorno all’orecchio, ma anche il  rosmarino è noto come lenitivo contro gli acufeni. Abbiamo pensato a un kit di olii essenziali che permette di preparare un liquido perfetto per alleviare il ronzio degli acufeni.

Ovviamente ogni soluzione deve essere concordata sempre con il medico curante e con lo specialista che si sta prendendo cura di questa condizione. Gli oli essenziali sono naturali ma non per questo poco efficaci. Ricorda anche che gli acufeni possono essere debilitanti. E rappresentare la punta dell’iceberg di una condizione differente da non sottovalutare.

acufeni ed olii essenziali

ACUFENI: e per la notte?

Se convivere con gli acufeni di giorno è difficile, di notte è ancora peggio.

Per ridurli è consigliato dormire appoggiando la testa su 2 cuscini o in alternativa sollevare il materasso in corrispondenza del punto in cui si appoggia la testa.

Utile anche ascoltare dei suoni rilassanti prima di coricarsi per distrarre l’udito dai fischi continui.

Non da ultimo la natura ci viene in aiuto con sostanze che inducono il sonno, come la melatonina o che mantengono un sonno rilassato, come il Luppolo.

Ricordiamo infine l’importanza di sentire il parere di un professionista e di fare una visita specialistica, se si presenta questa problematica.

dormire e acufeni

 

Dott.ssa Maria Chiara Destro

Blog Maria Chiara Destro Padova

Maria Chiara Destro (@mariachiaradestro.it)

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