ALIMENTAZIONE IN ONCOLOGIA: PARTE II
ALIMENTAZIONE IN ONCOLOGIA: PARTE II
Quali sono i consigli alimentari da tenere in considerazione prima durante e dopo le terapie di chemio e radioterapia?
PRIMA della terapia
-aumentare l’introduzione di acqua in base anche al peso corporeo del soggetto:
-aumentare il consumo di fibra (iniziare a preparare l’intestino)
Tra gli alimenti sono da preferire:
–cereali integrali ricchi di fibre e di molecole ad azione antinfiammatoria da masticare bene per limitare i gonfiore addominale;
–pesce azzurro di piccola taglia ricco di omega3 ad azione anti-infiammatoria ed immunostimolante.
–verdure di stagione ricche di vitamine ed antiossidanti. Da prediligere soprattutto in autunno inverno tutte le crucifere che hanno una spiccata attività antitumorale;
-evitare la frutta dopo pranzo e cena perché può rallentare la digestione, ma consumarla prima o tra i pasti;
-iniziare i pasti con verdura cruda, per evitare la leucocitosi digestiva che si innesca sempre quando mangiamo cibo cotto e favorire la digestione;
-evitare farine e zuccheri raffinati ad alto indice glicemico, soprattutto in malati oncologici diabetici o iperglicemici
-Limitare o evitare i latticini per il danno che potrebbero creare alla mucosa intestinale;
DURANTE la terapia
– La cioccolata sarebbe da evitare come anche il caffè e gli alcolici, soprattutto di fronte ai processi infiammatori, perché affaticano un corpo già indebolito dalle terapie;
-evitare alimentazione ipercalorica ed iperproteica;
-evitare proteine animali, specialmente carne rossa;
-evitare latte e derivati soprattutto in presenza di enteriti con stati diarroici;
-bevande frizzanti e zuccherate a base di agrumi che possono aumentare l’acidità e la sensibilità dello stomaco;
-prediligere PROTEINE VEGETALI quali creme di cereali e legumi;
-prediligere acidi grassi polinsaturi come l’olio di oliva;
DOPO la terapia
Ci sono 4 cose molto importanti da tenere in considerazione finite le terapia:
1)TENERE BASSA L’INFIAMMAZIONE
2)TENERE BASSI I FATTORI DI CRESCITA TUMORALE
3)TENERE BASSA LA GLICEMIA
4)TENERE BASSA L’INSULINA
Per evitare l’innalzarsi di 4 fattori è molto importante il DIGIUNO INTERMITTENTE se il soggetto è normopeso o sovrappeso, quindi l’ultimo pasto fa fatto entro le ore 16 e poi digiuno fino alla 8 del giorno successivo. Il digiuno riduce la fatigue, la nausea, il vomito, la diarrea ed evita il diffondersi delle cellule neoplastiche in quanto non viene fornito il “cibo” per la loro replicazione. E’ possibile in questo intervallo di tempo introdurre tisane a base di zenzero, curcuma, tè verde c he hanno un alto potere antiossidante e disintossicante
-Ridurre quando possibile l’apporto calorico: la RESTRIZIONE CALORICA stimola le sirtuine collegate ad un abbassato dei valori di glicemia e blocca tutte le vie dell’ attività autofagica e ossidante.
-Rafforzare il sistema immunitario aumentando il consumo di cibi ricchi in vitamina C ed E come agrumi, frutta secca, crucifere, carotenoidi
-A seconda del bisogno integrare con piante ad azione antiossidante, disintossicante, antinfiammatoria, ossigenante, immunomodulante.
Sempre consigliata in oncologia l’assunzione di FUNGHI MEDICINALI CINESI soprattutto Maitake e Reishi e Agaricus per le seguenti proprietà terapeutiche:
1)Ogni fungo stimola l’azione del sistema immunitario, pur con modalità diverse, poiché è in grado di produrre beta-glucani specifici e diversi a seconda della specie. Essi agiscono direttamente sul sistema immunitario stimolandolo e potenziandolo, per questo motivo non lavorano direttamente sulla malattia, ma al contrario sulla risposta immunitaria cellulare potenziandola. Tutti i funghi hanno proprietà immunomodulanti ed agiscono in profondità sui tutti i sistemi PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia).
2)Hanno proprietà antiossidanti in grado di invertire il danno creato dai radicali liberi sui tessuti, pertanto assumere antiossidanti significa ridurre i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare. Tra gli antiossidanti più conosciuti vi sono il resveratrolo, la vitamina C, la vitamina A e la vitamina E. Oggi sappiamo che anche assumere i funghi come parte integrante dell’alimentazione vuol dire ridurre la produzione di radicali liberi poiché i funghi, di per sé, non producono radicali liberi.
3)Particolarmente indicati per malattie metaboliche come colesterolemia, diabete, ipertensione, obesità e sindrome metabolica in quanto non solo hanno un alto potere saziante ma soprattutto ritardano l’assorbimento gastro-enterico di zuccheri e grassi.
4)Nelle patologie degenerative, quali per esempio il cancro svolgono un ruolo complementare e potenziante delle terapie allopatiche ufficiali, quali chemio e radioterapia
5)Antinfiammatori e detossinanti epatici: alcune sostanze contenute nei funghi hanno azione protettiva sul fegato, non solo nelle molte patologie epatiche riscontrabili (epatite, cirrosi, fibrosi), ma arrivano in aiuto del fegato anche durante cicli di chemio e radioterapia. Queste sostanze agirebbero dunque sia sui patologie croniche complesse e degenerative che in problematiche acute sostenendo questo importante organo.
6)Proprietà adattogene: alcuni funghi mobilizzano il grasso e risparmiano l’uso di glicogeno epatico per produrre energia a livello cellulare, facendo aumentare la forza, la resistenza fisica e riducendo l’affaticamento.
Dott.ssa Maria Chiara Destro