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I funghi medicinali: Reishi, Cordyceps e Shitake

I FUNGHI MEDICINALI: REISHI E CORDYCEPS

L’impiego terapeutico dei funghi nasce da osservazioni fatte in relazione al loro utilizzo alimentare.

Negli anni ’70 l’attenzione degli studiosi si concentrò su alcune popolazioni dell’America del Sud che risultavano immuni dalle più comuni malattie degenerative tra cui il cancro.

Le ricerche dimostrarono che non si trattava di un fattore genetico ma ambientale: tutte queste persone erano abituate a mangiare un fungo che cresceva sulle colline circostanti: l’Agaricus oggi diventato uno tra più rinomati funghi medicinali.

Pur possedendo delle proprietà comuni, ogni fungo a seconda della famiglia di appartenenza e della composizione chimica, ha delle proprietà ben specifiche.

Vediamo le caratteristiche che hanno in comune:

  • Stimolano l’azione del sistema immunitario, pur con modalità diverse, poiché è in grado di produrre beta-glucani specifici e diversi a seconda della specie. Essi agiscono direttamente sul sistema immunitario stimolandolo e potenziandolo, per questo motivo non lavorano direttamente sulla malattia, ma al contrario sulla risposta immunitaria cellulare potenziandola. Tutti i funghi hanno proprietà immunomodulanti ed agiscono in profondità sui tutti i sistemi PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia).
  • Hanno proprietà antiossidanti in grado di invertire il danno creato dai radicali liberi sui tessuti, pertanto assumere antiossidanti significa ridurre i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare. Tra gli antiossidanti più conosciuti vi sono il resveratrolo, la vitamina C, la vitamina A e la vitamina E. Oggi sappiamo che anche assumere i funghi come parte integrante dell’alimentazione vuol dire ridurre la produzione di radicali liberi poiché i funghi, di per sé, non producono radicali liberi.
  • Particolarmente indicati per malattie metaboliche, come colesterolemia, diabete, ipertensione, obesità e sindrome metabolica, in quanto, non solo hanno un alto potere saziante ma, soprattutto ritardano l’assorbimento gastro-enterico di zuccheri e grassi.
  • Nelle patologie degenerative, quali per esempio il cancro, svolgono un ruolo complementare e potenziante delle terapie allopatiche ufficiali, quali chemio e radioterapia
  • Antinfiammatori e detossinanti epatici: alcune sostanze contenute nei funghi hanno azione protettiva sul fegato, non solo nelle molte patologie epatiche riscontrabili (epatite, cirrosi, fibrosi), ma arrivano in aiuto del fegato anche durante cicli di chemio e radioterapia. Queste sostanze agirebbero dunque sia sui patologie croniche complesse e degenerative che in problematiche acute sostenendo questo importante organo.
  • Proprietà adattogene: alcuni funghi mobilizzano il grasso e risparmiano l’uso di glicogeno epatico per produrre energia a livello cellulare, facendo aumentare la forza, la resistenza fisica e riducendo l’affaticamento.
  • Migliorano memoria, apprendimento e neuro protezione. Il loro effetto protettivo nei confronti della cellula neurale è dato dall’ aumento di flusso di sangue al cervello, con modificazione dei neuro metaboliti. Un’altra azione che svolgono è all’interno del mitocondrio, rallentando l’apoptosi delle cellule.
  • Alcuni dei funghi sono degli ottimi nootropi cioè devono migliorare funzionalità di apprendimento e di memoria, soprattutto in situazioni di stress, ansia e nell’anziano con demenza senile.
  • Hanno effetto antidepressivo e migliorano la qualità del sonno.
  • Non devono avere controindicazioni e dare dipendenza.

LE PARTI DEL FUNGHI UTILIZZATE NEGLI INTEGRATORI

Le parti del fungo che vengono utilizzate negli integratori sono:

-Il frutto del fungo – talvolta anche chiamato “fungo intero” – essiccato e polverizzato, oppure liofilizzato, e/o suoi estratti.

Il frutto del fungo, corpo fruttifero o, più correttamente, il carpoforo, è la parte visibile dello stesso, quello che fuoriesce dal terreno o dal legno dell’albero nel caso dei funghi che crescono a ridosso dei tronchi. Per intenderci, è la parte che normalmente si mangia nei funghi commestibili.

-Il micelio essiccato e polverizzato, oppure liofilizzato, e/o suoi estratti.

Il micelio è la parte del fungo che si trova in profondità, non visibile. Il micelio è quello che può essere definito come il fungo vero e proprio.

La dose giornaliera consigliata può variare da 1,5 g-3 g/dì, in base alle esigenze e alle singole problematiche. Non esiste un sovradosaggio di fughi medicinali, anche assumendo dosaggi di 10-15 grammi al giorno, non è considerato sovradosaggio. Nella Medicina Tradizionale Cinese, ad esempio, il dosaggio quotidiano consigliato di Reishi è di 3-9 g. Gli scienziati, quando conducono ricerche cliniche, spesso somministrano 5-6 g/al giorno del Fungo Medicinale studiato.

Possono essere assunti sia a pasto che fuori pasto. I principi attivi dei Funghi Medicinali non risentono dell’associazione con il cibo. Se vengono ingeriti lontano dai pasti si consiglia di accompagnarli ad una bevanda per favorire la deglutizione.

REISHI: IL FUNGO DELL’IMMORTALITA’

Il Reishi (Ganoderma lucidum) è un fungo non commestibile dal sapore amaro e dalla consistenza legnosa. E’ considerato tra le sostanze naturali terapeutiche più efficaci in natura, viene definito in Estremo Oriente “FUNGO DELL’IMMORTALITA’” per le sue eccezionali proprietà a livello cardiopolmonare ed immunologico.

In medicina cinese la sua funzione è quella di nutrire il Qi del Cuore, Polmoni Milza e di rafforzare ossa e tendini

Contiene triterpeni, polisaccaridi e betaglucani con funzione immunomodulante, attivante del sistema immunitario e antineoplastica, enzimi digestivi che degradano lignina e cellulosa ad azione ipotensiva e antiaggregante, fibre ad azione antidiabetica e ipocolesterolemizzante.

Funzioni:

1)Immunomodulante e antivirale: regola il processo infiammatorio, stimolando le interleuchine; aumenta il numero delle Natural Killer e la capacità di fagocitosi dei macrofagi. Per questo motivo viene utilizzato nelle malattie autoimmuni come Artrite reumatoide, Sclerosi multipla, Morbo di Crohn per modulare la risposta immunologica e per la sua azione CORTISON LIKE.  Previene e combatte l’Herpes simplex

2)Favorisce memoria ed apprendimento: ha un effetto neuro protettivo. aumentando il flusso di sangue al cervello modificando i neurometaboliti, quindi con effetto nootropo. Inibisce NFKB cioè il mediatore dell’infiammazione, modula la fagocitosi aberrante e ha azione a livello di mitocondrio rallentando l’apoptosi delle cellule. Usato 2-3g/dì aiuta a contrastare il Parkinson e l’Alzheimer riducendo i danni della B-amiloide e la degenerazione sinaptica. Rallenta l’esordio della malattia.

3)Adattogeno: migliora l’ossigenazione del sangue e attiva il ciclo di Krebs, diminuendo la sensazione di stanchezza e spossatezza e favorendo le scalate in montagna ove vi sia una grande variazione di altitudine.

4)Antiallergico: efficace nella bronchite cronica asmatica in quanto media la produzione di istamina e modula la risposta del sistema immunitario. Permette un rapido sollievo della sintomatologia

5)Epatoprotettivo: protegge ottimamente il fegato da danni associati alla chemioterapia a metalli pesanti e ai farmaci. Utile nel trattamento di epatite, transaminasi e bilirubina alte

6)Antipertensivo: è l’unico fungo ricco di Germanio la cui funzione e quella di abbassare l’ipertensione ed il ritmo cardiaco.

7)Sedativo: usato tradizionalmente come sedativo in particolare per insonnia ed irrequietudine; potenzia l’effetto delle onde delta e se assunto assieme alla valeriana aumenta la durata totale delle ore di sonno e favorisce l’addormentamento.

8)Azione ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante: blocca la sintesi del colesterolo, aumenta i livelli di insulina, migliora il metabolismo epatico del glucosio; ha azione antiaggregante e antipiastrinica andando a fluidificare il sangue.

9)Antineoplastico: supporta la terapia anticancro grazie all’azione del germanio che ha funzione analgesica e di stimolo delle difese antitumorali. Utilizzato per la cachessia e nella gestione degli effetti collaterali delle terapie oncologiche.

I dosaggi del fungo vanno dai 500 ai 3000mg/dì. E’ necessario integrare l’assunzione del fungo con Vitamina C per migliorarne l’assorbimento e potenziarne l’assorbimento.

CORDYCEPS: IL FUNGO  A SOSTEGNO DEI RENI

Il Cordyceps, di cui si parla sempre di più, è un fungo utilizzato nella medicina orientale da millenni, ma in Europa si è iniziato a parlarne solo 30 anni fa.

Nel 1993, infatti, ai giochi olimpici di Pechino, le atlete superarono tutti i record precedenti.

Fu un fatto così inedito e straordinario che vennero destati numerosi sospetti di doping, smentiti però dalle analisi effettuate.

Qual è il legame tra questo fatto e la conoscenza del Cordyceps in Occidente? 

Fu proprio a seguito di quell’episodio che si iniziò a parlare ovunque del Cordyceps perché… era il Cordyceps l’elemento in comune alle donne che avevano stracciato qualsiasi record!

Il loro preparatore, infatti, le aveva allenate duramente in vista dei giochi olimpici, facendo loro assumere tutti i giorni questo fungo dai poteri incredibili.

Record nazionali battuti grazie al Cordyceps?

Nessuno può sapere con certezza se sia stato solo merito del Cordyceps, ma quel che appare ormai sicuro è che abbia un impatto positivo sulla performance sportiva.

I suoi effetti benefici, in realtà, riguardano molti altri aspetti della salute ed è consigliato per trattare numerosi disturbi.

Vediamo insieme, quindi, le principali proprietà del Cordyceps!

Le proprietà del Cordyceps

-Adattogeno: aiuta contro la fatica e lo stress. Il Cordyceps aiuta a ridurre l’affaticamento, supportando l’organismo e le sue naturali difese in caso di stress psico-fisico. Ottimo, quindi, nei cambi di stagione, di lavoro, di stile di vita, o in presenza di periodi particolarmente impegnativi, in cui ci sentiamo deboli e/o tendiamo ad ammalarci più facilmente.

-Alcuni studi, lo indicano come potenziale aiuto per favorire l’attenzione, la concentrazione e la memoria.

-Migliora le performance atletiche. Come si evince dall’aneddoto sopra citato, il Cordyceps ha proprietà benefiche anche nello sport. Da vari studi effettuati è emerso che aumenta l’ossigeno nel sangue (fino al 40% in più), migliorando, per questo, l’ossigenazione dei tessuti muscolari e la loro capacità di performance. L’adenosina contenuta, inoltre, esercita un’azione vasodilatatrice che potenzia i benefici di una maggiore ossigenazione ai muscoli.

-Questo fungo interviene anche su alcuni mediatori come la noradrenalina e la dopamina, che supportano lo sforzo muscolare, e sull’ATP, fonte energetica per i muscoli e per favorirne la contrazione necessaria nelle attività.

-Spiccata proprietà antiossidante, che promuove il recupero muscolare eliminando i ROS prodotti durante l’attività fisica.

Come il Reishi, abbassa il colesterolo totale e la glicemia (nei soggetti con valori alterati), aumenta le HDL (o “colesterolo buono”).

-Il Cordyceps favorisce la regolazione endocrina, in particolare a livello metabolico.

Regola la pressione nei soggetti ipertesi.

Va sottolineato che, essendo un fungo adattogeno, non va a dis-regolare il valore del colesterolo, della glicemia o della pressione in soggetti sani. Per questi motivi, la sua assunzione è sicura nei soggetti che lo assumono per altre proprietà, come quelle energetiche, ma che sono perfettamente in salute e non hanno alterazioni metaboliche o endocrine.

Antiossidante e anti-aging. Il Cordyceps migliora l’attività dei nostri enzimi antiossidanti. Per questo, agisce come potente anti-aging e, non a caso, viene chiamato anche “il fungo della giovinezza”.

-Riduce l’appetito. Oltre ad agire come regolatore della glicemia e a promuovere l’utilizzo dei nutrienti assunti, il Cordyceps può ridurre la fame nervosa. La fame nervosa può essere placata grazie a diverse soluzioni, prima tra tutte l’integrazione di 5-HTP Triptofano. Anche il Cordyceps, tuttavia, in alcuni casi ha un effetto di riduzione della fame.

Favorisce la libido

Utile a supportare e a favorire la libido e le attività sessuali in periodi di grande stanchezza e stress, il Cordyceps viene utilizzato in Oriente come alternativa non farmacologica a problemi di disfunzione erettile o di scarsa libido, anche femminile.

Migliora la funzionalità epatica

Fungo amico del fegato, il Cordyceps ha dimostrato proprietà epatoprotettive e curative del fegato, anche nei casi di cirrosi epatica e di epatite A, B e C.

Assunto da soggetti sani, promuove la salute del fegato, perché promuove lo scarto delle sostanze tossiche.

Quanto Cordyceps assumere e quando farlo?

Un dosaggio buono per godere dei suoi effetti benefici è nell’ordine dei 1000 mg.

 

Dott.ssa Maria Chiara Destro

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