Mal di testa: emicrania o cefalea? Consigli del naturopata per la prevenzione e la cura
MAL DI TESTA: EMICRANIA O CEFALEA?I CONSIGLI DEL NATUROPATA PER LA PREVENZIONE E LA CURA
Quella tra emicrania e cefalea è, in realtà, una falsa contrapposizione perché non si tratta di due patologie distinte e in contrasto l’una con l’altra.
Quando parliamo di CEFALEA facciamo riferimento a qualsiasi dolore alla testa che percepiamo al di sopra di una linea immaginaria che collega l’occhio con l’orecchio. L’EMICRANIA è, di conseguenza, un tipo di cefalea con caratteristiche specifiche.
Dunque, cefalea e mal di testa sono sinonimi. Ne esistono più di 100 tipologie, divise generalmente in due categorie, cefalee primarie e cefalee secondarie.
Quando il mal di testa non è connesso a nessuna altra patologia, si tratta di una CEFALEA PRIMARIA. Mentre quando compare come conseguenza di qualche altro problema (come la comparsa del dente del giudizio oppure la sinusite), si parla di CEFALEA SECONDARIA.
Non è l’intensità a distinguere i vari tipi di mal di testa, ma la LOCALIZZAZIONE del DOLORE, le cause e le potenziali conseguenze.
Dal punto di vista strettamente fisiologico il dolore avvertito alla testa durante un attacco di cefalea può essere causato da meccanismi diversi, come:
– VASODILATAZIONE: distensione, trazione o dilatazione dei vasi sanguigni (arterie e vene) intra o extra cranici.
– VASOCOSTRIZIONE Compressione, trazione o infiammazione dei nervi cranici
– Infiammazione, contrattura o compressione dei muscoli extracranici e cervicali
– Infiammazione delle meningi.
Il DISTURBO VASOMOTORIO è tipico dell’emicrania e della cefalea a grappolo, due forme di mal di testa molto diverse che hanno però in comune il meccanismo che fa scaturire il dolore. In entrambi i casi, infatti, l’insorgenza del dolore ha origine vascolare e dipende dall’alternanza di vasocostrizione e vaso dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali. Questi prima si contraggono e poi si dilatano inducendo la crisi dolorosa.
La TENSIONE MUSCOLO TENSIVA è invece caratteristica della CEFALEA TENSIVA, originata dalla protratta contrazione dei muscoli della testa, del collo e delle spalle.
I fattori che scatenano la contrazione e le tensioni muscolari
possono derivare da:
AFFATICAMENTO FISICO E MENTALE,
MANCANZA DI SONNO
MOMENTO PARTICOLARMENTE STRESSANTE E ANSIOSO.
Le cause della cefalea possono essere riscontrate in maniera indiretta in altri disturbi come allergie, intossicazioni alimentari, cattiva digestione, disturbi ormonali o abuso di sostanza nervine.
L’EMICRANIA è la più importante tra le cefalee perché ha delle caratteristiche ben precise che la rendono invalidante per chi ne subisce un attacco.
Dal punto di vista scientifico, è una patologia del sistema nervoso centrale che colpisce in maniera particolare i neurotrasmettitori e i circuiti del dolore.
Nel caso dell’emicrania, il dolore è prolungato da un minimo di 4 ore fino a tre giorni e bisogna riscontrare almeno due tra le seguenti quattro caratteristiche:
-dev’essere un dolore pulsante;
-l’intensità è media o forte;
-l’attività motoria (anche attività quotidiane come camminare o salire le scale) peggiora la situazione;
-la localizzazione è unilaterale, ovvero su un solo lato della testa.
È molto frequente che in caso di emicrania compaiano anche uno o più sintomi collaterali come, appunto, nausea oppure fotofobia.
Il disturbo alla vista è, infine, la caratteristica che distingue l’emicrania comune da quella con aura.
In quest’ultimo caso, infatti, prima della comparsa del dolore alla testa vera e propria, compaiono luci o ombre nel campo visivo, problemi di sensibilità, difficoltà di concentrazione. Ciò avviene fino ad un massimo di un’ora prima della comparsa dell’emicrania vera e propria.
CONSIGLI DEL NATUROPATA:
Prevenire il mal di testa è possibile, basta rispettare alcune semplici regole:
Controllare la propria DIETA: per prevenire o evitare ulteriori peggioramenti del mal di testa si consiglia a livello alimentare di ridurre cibi o bevande ricchi di TIRAMINA come FORMAGGI STAGIONATI (compreso parmigiano e gorgonzola), RICOTTA E FORMAGGI SPALMABILI, INSACCATI, dado da brodo, alcool, caffeina, bevande contenenti caffeina, cioccolato, fritti, burro, carni grasse, pesce affumicato, bevande ghiacciate.
2)Eliminare o ridurre il fumo
3)Svolgere un’adeguata attività fisica
4)Non assumere o mantenere a lungo posizioni del corpo scorrette
5)Cercare di gestire ansia e stress con tecniche di
meditazione o training autogeno
RIMEDI FITOTERAPICI:
1)FERMARSI E RIPOSARE, coricandosi possibilmente a letto in una STANZA BUIA SENZA RUMORI. Questo permette di rallentare gli stimoli esterni quali luci, suoni, odori e movimenti corporei in modo da calmare la condizione stressogena e staccare dalla routine quotidiana.
Riuscire a prendere sonno allevia il forte mal di testa: una volta addormentati, il corpo modifica le sue frequenze cerebrali e spesso al risveglio il soggetto non presenta più dolore intenso.
FITOTERAPIA:
2)SALICE (Salix Alba) La radice della pianta ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antireumatiche ed antispasmodiche, dovute alla presenza di glicosidi fenolici (soprattutto salicina) e flavonoidi (quercetina). Pertanto è molto usato in composti, per alleviare le cefalee. La sua corteccia viene impiegata principalmente per sindromi reumatiche osteoarticolari; mialgie; nevralgie; mal di testa; sindrome influenzale; malattie da raffreddamento.
2)ARTIGLIO DEL DIAVOLO (Harpagophytum procumbens): la radice è impiegata come analgesico e antipiretico nel trattamento della cefalea provocata da artrosi cervicale o mal di denti. L’efficacia antidolorifica e antinfiammatoria degli harpagosidi contenuti nella radice la rendono una pianta attiva soprattutto sulle ossa e articolazioni, nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come mal di testa, dolori generici alla cervicale, tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, sciatica, artrite, artrosi.
3)REISHI (Ganoderma lucidum): grazie ai triterpeni e agli steroidi presenti in esso, il Reishi presenta delle proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, molto importanti nella cura dell’emicrania, simili ai farmaci di sintesi come il paracetamolo, l’ibuprofene e i cortisonici in genere con il vantaggio però che, essendo completamente naturale, non sviluppa i pesanti effetti collaterali di questi farmaci.
Tra i componenti del Ganoderma lucidum c’è anche l’adenosina, un importante elemento capace di calmare la tensione nervosa perché rilassa sia la muscolatura che il sistema nervoso centrale riducendo così l’ansia, lo stress e la stanchezza fisica, tutte cause di emicrania. Inoltre l’adenosina ha l’importante funzione di favorire il metabolismo e di mantenere o ripristinare l’equilibrio ormonale, funzione importantissima durante il ciclo mestruale e quindi nel combattere l’emicrania che si presenta in questo periodo.
4)CUMUNO NERO (Nigella Sativa): Pianta della tradizione erboristica islamica, tanto da essere citata nel Corano come panacea di ogni male, la nigella è il rimedio principale per la cefalea essenziale, cioè il mal di testa dovuto a reazioni vasomotorie nelle arterie della testa. Spesso questo tipo di disturbo accompagna la persona per tutta la vita. Chi ne soffre la sente arrivare con sintomi precisi come vertigini, disturbi della vista, aura.
Contro la cefalea essenziale si utilizza la tintura madre di nigella che ha un veloce effetto antistaminico e antidolorifico. Favorisce la normalizzazione della circolazione encefalica, con effetto sedativo sulla fotofobia e sulla nausea.
RIFLESSOLOGIA PLANTARE TAOISTA
Il massaggio delle dita dei piedi è utilizzato per la cura del mal di testa.
Ogni dito ha una TETTO, TESTA, CENTRO e RADICI
Tecnica:
1)Massaggiare tutto il piede esplorandolo per trovare i punti dolenti
2)Sfregare e massaggiare il tetto con il pollice o con un oggetto in giada
3)Sfregare tutto il dito, dalla radice al tetto e viceversa, con il pollice
4)Con pinza formata da pollice e indice stringere lateralmente la testa, centro e radici
5)Tirare ciascun dito dalla radice al tetto
Dott.ssa Maria Chiara Destro