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asse intestino pelle

ASSE INTESTINO PELLE 1.0

ASSE INTESTINO PELLE

Oggi vi parlerò del rapporto che c’è tra stato di salute dell’intestino e quello della pelle. Si perché la pelle è lo specchio del profondo, che rivela lo stato di salute della persona. Già dagli anni ’30 con i dermatologi John H. Stokes e Donald M. Pillsbury  si parlava per la prima volta del “legame emotivo” tra cervello, intestino e pelle, ovvero che ci potesse essere un meccanismo gastrointestinale alla base di disturbi concomitanti di tipo depressivo, ansiogeno e condizioni infiammatorie della pelle come per esempio, acne, dermatite atopica e psoriasi. Stokes e Pillsbury ipotizzarono che gli stati emotivi come ansia, stress e depressione, potessero alterare la normale microflora intestinale, aumentare la permeabilità intestinale e contribuire ad un’infiammazione sistemica, formando una sorta di asse diretto tra cervello-intestino-pelle.

Prima di analizzare le cause intestinali che portano ad uno squilibrio dermatologico mi soffermo brevemente a descrivere che cos’è il microbiota intestinale, come e quando si forma e cosa lo mantiene in perfetta salute.

Nel nostro corpo risiedono circa 10-100 trilioni di microrganismi, che vedono la presenza di batteri, funghi, protozoi . La regione maggiormente colonizzata è certamente il nostro tratto gastrointestinale, in particolare il colon, dove è generalmente conosciuta con il termine informale di flora intestinale. Gli ultimi decenni di studi hanno ormai chiarito che questi microrganismi ed il loro ospite (cioè il nostro corpo) instaurano una relazione di simbiosi, che è stata importante nell’evoluzione della nostra specie e che tuttora è fondamentale per la nostra salute. Perché un buon funzionamento dell’organismo dipende strettamente dalle interazioni con questi piccolissimi microrganismi.

La maggior parte della nostra barriera intestinale è costituita dalla microflora il cui compito è quello di proteggere l’interno dell’apparato gastro intestinale dall’esterno, di permettere un giusto passaggio di acqua, zuccheri, acidi grassi, amminoacidi per la sopravvivenza di questa barriera, impedendo l’accesso a tossine e sostanze nocive provenienti dall’esterno. E’ chiaro come il corretto funzionamento di questa barriera sia fondamentale per mantenere lo stato di salute intestinale e come la perdita di questa barriera selettiva possa essere alla base di moltissime patologie comprese quelle della pelle. In questa barriera il lato interno è costituito da una componente (immunologica, quindi da un certo tipo di difese immunitarie) che sorveglia la muraglia dall’interno, dal lato esterno esiste una componente microbica (costituita non solo da batteri ma anche da funghi e protozoi) che integrano e completano quella del lato interno. Insieme formano il microbiota. Il loro compito non è solo quello di proteggere l’interno del sistema gastro intestinale dall’esterno, ma anche produrre metaboliti utili come l’acido butirrico, acetico e propionico che servono principalmente per lo sviluppo ed il metabolismo delle cellule del colon.

asse intestino pelle

1.1 COME LA QUALITA’ DEL MICROBIOTA INFLUISCE SUL BENESSERE DELL’INTESTINO E DELLA PELLE ?

Il microbiota intestinale dell’adulto è determinato dalla colonizzazione iniziale, dai geni, dalla dieta e dall’ambiente; tutte queste variabili interagiscono tra loro in maniera sinergica. Alcuni studi sembrano dimostrare la presenza di un microbioma nella placenta suggerendo che il processo di colonizzazione inizi prima della nascita. La prima massiva colonizzazione avviene attraverso il canale del parto. Tutta via non è il microbioma vaginale che colonizza l’intestino del neonato ma quello GASTROINTESTINALE della madre. Il microbioma del neonato è caratterizzato da quello vaginale e fecale della madre al momento del parto, da quello orale e cutaneo delle prime persone che lo toccano, e può variare molto in base al tipo di parto; se il parto è cesareo questi bambini avranno maggiori possibilità di riscontrare in età adulta, disbiosi, asma, obesità. Subito dopo il parto sarà l’alimentazione del neonato a determinare lo stato di salute della sua flora intestinale, ruolo che manterrà per tutto il resto della vita. L’alimentazione nei primi mesi di vita crea la base della colonizzazione da parte dei batteri che accompagnerà l’individuo per tutta la vita. Questo avviene tramite l’allattamento durante il quale la madre trasferisce il suo microbiota al neonato. C’è differenza tra un microbiota di un neonato allattato al seno e quello allattato artificialmente: il latte materno è ricco di bifidobatteri, oligosaccaridi ( che sono prebiotici) che non vengono assorbiti dal neonato ma servono esclusivamente come nutrimento ai bifidobatteri. Ad un mese dal parto i bambini allattati al seno mostrano una flora stabile costituita di bifidobatteri (che sono i batteri più importanti del nostro intestino crasso), mentre i bambini allattati con il latte artificiale mostrano una colonizzazione dell’intestino con diversi tipi di batteri tra cui bacterioides, stafilococchi, escherichia coli, clostridi e bifidobatteri. I bifidobatteri sono circa 1/10 di quelli allattati al seno e non hanno una differenziazione in numero tra una specie batterica e l’altra. Svezzamento ed introduzione del cibo causa una differenziazione del microbiota con aumento dei clostridi, streptococchi e bacteriodes. Questa differenziazione fa si che il nostro microbiota riesca ad assorbire metaboliti, produrre vitamine e metaboliti necessari al nostro sistema come l’acido butirrico e acetico. La mancata differenziazione corretta del microbiota fin dalla nascita può portare ad una alterazione dell’asse intestino pelle dove l’individuo in età adulta tenderà a sviluppare determinati tipi di patologie, come diarree, gastroenteriti, sovrappeso, obesità, diabete, intolleranze, allergie, dermatiti atopiche, celiachia.

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1.2 DISBIOSI INTESTINALE E ALTERAZIONE DELL’ASSE INTESTINO PELLE

C’è una stretta connessione tra microbiota e nostro stile di vita, abitudini alimentari e ambiente in cui viviamo: perciò siamo noi stessi a selezionare, quasi senza saperlo, chi ospitiamo nel nostro apparato digerente, attraverso ciò che abitualmente ingeriamo e quindi siamo noi i responsabili del buon funzionamento dell’asse intestino pelle.

In fase di stress le nostre scelte alimentari dipendano dal prevalere di determinati tipi di batteri patogeni: per esempio i clostridi si nutrono di lattosio e quindi un loro eccesso porta alla voglia di introdurre maggiormente i latticini; l’escherichia coli di proteine animali in particolar modo di quelle della carne; la candida di zuccheri e quindi saremo maggiormente spinti ad un consumo di quest’ultimi.  Inoltre uno squilibrio nella flora intestinale altera la sintesi di serotonina.

Quali sono i fattori predisponenti e responsabili della disbiosi intestinale (alterazione qualitativa e quantitativa del microbiota)?

-parto cesareo

-allattamento con latte in polvere

-alimentazione occidentale ricca di grassi saturi

-zuccheri raffinati

-additivi alimentari

-abuso di alcool

-utilizzo di farmaci tra cui anche i contraccettivi orali-

inquinanti

-eccessiva igiene

-stress emotivo

-fumo

-sedentarietà.

Come conseguenza della disbiosi si ha infiammazione sistemica, aumento dello stress ossidativo e la comparsa di squilibri e malattie che andranno a colpire i punti più deboli di una persona.

L’alterazione della flora intestinale può essere di tipi diversi a seconda della causa che la genera:

-deficitaria: vi è una diminuzione dei batteri buoni a causa di un’alimentazione povera di fibre e ricca di zuccheri, alimenti conservati, sterilizzati o come conseguenza di una cura antibiotica

-putrefattiva: causata da un’eccessiva introduzione di proteine di tipi animale soprattutto carne ricca di ammine e povera di fibre che favoriscono il proliferare soprattutto di clostridi;

-fermentativa: data da un eccesso di introduzione di zuccheri semplici soprattutto raffinati che favoriscono la fermentazione intestinale con un’eccessiva carica batterica patogena nell’intestino tenue.

-fungina: legata ad un consumo eccessivo di lieviti, di zuccheri semplici e di carboidrati raffinati con una scarsa introduzione di fibre che permette il proliferare della Candida albicans.

Traslocazione batterica: eccessivo spostamento di batteri dal colon all’intestino tenue (questo può essere indotto anche da un abbassamento del ph dello stomaco).

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1.3 ANALISI DI LABORATORIO: COME STA IL MIO INTESTINO OGGI?E LA MIA PELLE?

Indicano e scatolo sono molecole prodotte dai batteri intestinali ci indica rispettivamente  lo stato di salute dell’intestino tenue e dell’intestino crasso. Un eccesso di queste due sostanze nelle urine indica uno squilibrio del rispettivo tratto intestinale di appartenenza.

Anche la forma delle feci è un ottimo indicatore dello stato di salute del nostro intestino: quelle a capretta a forma di pallina indicano uno stato di stipsi; quelle a forma di salsicciotto o salame indicano uno buono stato di salute: infine quelle non formate e liquide indicano uno stato diarroico.

Un altro fattore da considerare per vedere lo stato di salute del nostro intestino a livello di giunzioni serrate è rilevare la quantità di zonulina nelle feci. La zonulina è una proteina che agisce sulle giunzioni degli enterociti, regolando la permeabilità intestinale. Alti livelli di tale proteina si correlano con un deterioramento della mucosa intestinale che non svolge in maniera adeguata la sua funzione protettiva. Questo condizione è stata associata ad una serie di infiammazioni croniche tra cui l’autoimmunità, malattie metaboliche, malattie neurodegenerative e persino il cancro.

La perdita di funzionalità di questa barriera, che ha funzione non solo di protezione e filtraggio ma anche immunologica e biochimica, viene definita sindrome dell’intestino permeabile. La perdita di permeabilità dell’intestino causa il passaggio di tossine, antigeni e batteri  nel torrente ematico il quale può raggiungere qualsiasi compartimento del nostro corpo interno ed esterno ovvero sia raggiungere la pelle.

Le cause maggiori dell’alterazione della permeabilità sono: eccessiva introduzione di zuccheri raffinati, carenza di introduzione di fibra, cibo confezionato, conservanti, additivi, abuso di sale, glutine, eccessivo consumo di latticini, alcool, abuso farmaci, stress cronico, inquinamento ambientale, virus, batteri, funghi parassiti.

La betalattoglobulina presente nei latticini  e la gliadina presente nel glutine sono fattori che predispongono a danneggiare la permeabilità intestinale aumentando il rilascio di zonulina oggi considerato uno dei marker principali dell’alterazione della barriera intestinale. Quindi tutto ciò che esce dal nostro intestino “gocciolante”, sotto forma di tossina e/o radicale libero, altera l’equilibrio dell’asse intestino pelle.

analisi microbiota
1.4 DISBIOSI E ALTERAZIONE DELL’ASSE INTESTINO PELLE

Una flora intestinale equilibrata e diversificata non contribuisce al benessere del solo intestino ma produce effetti benefici a livello sistemico, prevenendo lo sviluppo o la progressione di malattie che hanno alla base processi infiammatori, perché, come detto in precedenza c’è una stretta connessione tra microbiota e sistema immunitario. Ecco perché con l’istaurarsi di uno stato di disbiosi, si innesca un circolo vizioso: 1) l’intestino è il primo ad infiammarsi e così 2)non è più in grado di assorbire adeguatamente i nutrienti, provocando 3)carenze nutrizionali, poi le sue 4)pareti, che diventano permeabili, rilasciano le 5) sostanze nocive nel torrente circolatorio e 6)l’infiammazione diventa sistemica, arrivando nei diversi distretti del nostro organismo, fino alla cute, dove viene 7)compromessa l’integrità e la funzione della protezione della barriera epidermica per la diminuzione di peptidi antimicrobici prodotti dalla pelle e si ha un aumento della gravità dell’infezione e infiammazione della stessa. Ciò sembra dare una nuova spiegazione anche all’eziopatogenesi di disturbi della pelle come l’acne, la psoriasi, le dermatiti atopiche, gli eczemi, la dermatite seborroica, la rosacea, la vitiligine, le verruche e la blefarite ma non solo, come risultato finale di un disequilibrio microbico e di una condizione di permeabilità intestinale. Lo stress e l’infiammazione intestinale compromettono l’integrità e la funzione della protezione della barriera epidermica. In breve, si assiste probabilmente ad una continuità immunitaria tra i due sistemi, che media i complessi processi di attivazione e regolazione dell’infiammazione cutanea, perché i microbi intestinali sarebbero in grado di modulare la funzione immunitaria nella pelle

ASSE INTESTINO PELLE E L’INTEGRITA’ DELLA MUCOSA INTESTINALE

E’ fondamentale mantenere integra la barriera intestinale tramite la dieta: diete ricche di fibre fermentabili ( fibre che si trovano in frutta e verdura ) favoriscono la sintesi di acidi grassi a catena corta (acido butirrico, lattico). Quest’ultime sono sia un’alimento fondamentale delle nostre cellule epiteliali gastroenteriche, sia favoriscono la formazione delle giunzioni serrate del nostro intestino, evitando la permeabilità intestinale.

Una dieta a basso consumo di fibre può causare una riduzione del muco intestinale causata dall’eccessiva presenza di batteri patogeni  come anche una dieta ricca di acidi grassi saturi (burro, lardo, latte, formaggi, panna, carni grasse, olio di palma olio di cocco) va a diminuire la quantità di lactobacilli e bifidobatteri, favorendo lo sviluppo di  batteri patogeni nel colon.

L’intestino e la pelle, per quanto distanti ci possano apparire, hanno molti punti in comune e li uniscono diverse analogie: anzitutto rappresentano entrambi sia una barriera che una connessione tra l’ambiente interno e quello esterno. Poi sono anche organi molto estesi, i più lunghi del nostro organismo, e colonizzati da miliardi di microrganismi.

Il sistema immunitario a livello cutaneo è molto simile a quello del tratto intestinale ed il loro funzionamento è fortemente collegato ai microrganismi presenti.

Oltre che virus, funghi, archeobatteri, protozoi diversi, l’intestino e la pelle condividono un gruppo batterico simile: Actinobacteria Firmicutes, Bacteroidetes e Proteobacteria. Sebbene in proporzioni diverse, questi quattro gruppi dominanti si trovano sulle superfici mucose interne sia del tratto gastrointestinale (GI) che della cavità orale e della pelle. Ecco perché è davvero molto importante quello che mangiamo. Gli effetti dell’alimentazione sul bilancio microbico, sull’espressione di geni e sulla produzione di metaboliti è oramai un dato di fatto: non ci stancherò mai di dirlo, la salute della nostra pelle parte dalla salute del nostro intestino:

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1.5 REGOLE ALIMENTARI PER MANTERE IN EQUILIBRIO L’ASSE INTESTINO PELLE 

Vediamo alcune regole alimentari da seguire scrupolosamente:

  • Assumere almeno 1,5 l di acqua al giorno poiché è fondamentale per l’elasticità e la luminosità della pelle ma anche l’assorbimento di Sali minerali e l’espulsione delle tossine.
  • frutta e verdura di stagione per l’apporto di fibre (nutrimento per i nostri batteri), ma anche vitamine e polifenoli entrambi con funzione antinfiammatoria, antiossidante e ricostituente il tessuto connettivo di intestino e pelle. Tra queste vale la pena ricordare la funzione della C e del beta carotene contenuta soprattutto in agrumi, kiwi, pomodori, fragole, albicocche, meloni, peperoni, spinaci con azione ricostituente del collagene, di elastina e schermante contro i raggi UV-B polifenoli e vitamina E melanzane, uva, mirtilli, ribes, anacardi, noci, nocciole, mandorle con funzione antiossidante e anti-infiammatoria presenti soprattutto nelle verdure e nella frutta di colore viola e rosso come fragole, vitamine (soprattutto A, C ed E) con funzione antiossidante presenti nella verdura e frutta compresa quella oleosa(peperoni, pomodori, carote, albicocche, pesche, melone, mango, papaya);
  • omega 3 e omega 9 quindi acidi grassi polinsaturi contenuti rispettivamente nel pesce e nell’olio di oliva, con funzione antinfiammatoria e antiossidante
  • cibi fermentati come yogurt, crauti, kefir per nutrire la flora intestinale e promuovere la produzione di acidi grassi a catena corta;
  • Evitare l’abuso di zuccheri soprattutto raffinati in quanto favoriscono l’intreccio di collagene ed elastina che essendo troppo incollate perdono la funzione di sostegno della pelle che si segna e si svuota
  • Cereali integrali presenti nei chicchi di grano saraceno, amaranto, quinoa, riso integrale ridurrebbero il tasso di insulina e quindi di estrogeni nel sangue, responsabile della presenza di punti neri e foruncoli.

 

Se la dieta da sola non basta perché l’infiammazione persiste, occorre integrare l’alimentazione con sostanze che favoriscano il ripristino dell’eubiosi intestinale e favorire la funzione delle giunzioni serrate abbassando la permeabilità intestinale e mantenendo in equilibrio la funzionalità dell’epidermide con pelle senza impurità, rughe, macchie.

1.6 INTEGRAZIONE PER FAVORIRE L’ EQUILIBRIO DELL’ASSE INTESTINO PELLE

Ecco alcuni suggerimenti integrativi per migliorare il benessere del microbiota e contrastare l’invecchiamento cutaneo:

1) probiotici quali Lattobacilli acidophili, che principalmente ricostituiscono la flora intestinale dell’intestino tenue, contrastando la proliferazione di Escherichia coli, producendo antiossidanti come il glutatione,  favorendo la digestione di proteine, sintetizzando GABA, neurotrasmettitori indispensabili per il nostro sistema nervoso, producendo linfociti B e T e anticorpi IgM. Altri fermenti consigliati sono i Bifidobatteri, tra cui soprattutto il Rhamnosus è fondamentale non solo per il benessere della nostra pelle ma anche per l’assorbimento del cibo nell’intestino crasso, per la neutralizzazione dei sali biliari che altrimenti attaccherebbero la mucosa intestinale, per  la produzione di serotonina la modulazione della risposta immunitaria.

2) antiossidanti quali per esempio vitamina C, E, acido alfa lipoico, glutatione che vanno ad inibire l’attività delle tossine e dei radicali liberi nel distruggere la membrana delle cellule, contrastando un invecchiamento precoce delle cellule, visibile per esempio sulla pelle con aumento di rughe, secchezza cutanea, ispessimento dello strato superficiale della pelle e macchie di colore più scuro.

3) depurativi e drenanti dei fegato, reni e sistema linfatico a base di piante quali tarassaco, carciofo, cardo mariano, equiseto, pilosella, linfa di betulla,

4) depurativi e drenanti della pelle, quali la torba, l’argilla, la bardana, viola tricolor,

5) ricostituente, cicatrizzante e sfiammante del derma: olio di borraggine, olio di germe di grano, L- prolina (amminoacido essenziale per la formazione del collagene e prevenire e curare le rughe) acido ialuronico, collagene, silicio organico,  (ricostituiscono la matrice in cui sono immerse le nostre cellule epidermiche favorendo la sintesi di elastina e collagene), acido caprilico, beta carotene, licopene, calendula.

regole alimentari

Dott.ssa Maria Chiara Destro

Blog Maria Chiara Destro Padova

Maria Chiara Destro (@mariachiaradestro.it)

 

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